Un Ballo in Sala Borsa

di Alessia Branchi

La manifestazione, aperta e gratuita a tutti i cittadini, si svolgerà in orario serale, come si svolgevano gli spettacoli del Café Chantant. La ricostruzione di un evento cittadino dove i presenti saranno coinvolti nelle danze all’interno di un Ballo in Maschera che prevede come tema L’Ottocento, vuole essere un grande momento per ricordare il successo della Sala Borsa di Bologna. E per dare il meritato spessore culturale all’evento intendiamo riportare alcuni momenti importanti di questo luogo, riproponendo parte dello studio di Marco Poli sulla Sala Borsa, partendo dal 1879, da quando la Commissione della Borsa propose l’apertura serale, affidando la gestione di servizi di caffetteria e ristorazione al conduttore del caffè Grigioni, il famoso caffè collocato nell’attuale via Ugo Bassi, sede della lite che scatenò la battaglia in Montagnola del 1848 (v. Jourdelò n°20, maggio 2012).

Borsa di Commercio, cartolina 1926 (Miniatura 500x328 px)Per tentare un maggior afflusso del pubblico, nel maggio 1881 fu affidato all’ingegner Filippo Buriani un nuovo progetto che avrebbe previsto l’ampliamento degli uffici, l’apertura di un nuovo ingresso sulla Piazza Nettuno e l’insediamento di un caffè ristorante. Nel febbraio del 1883 l’ambizioso progetto di Buriani era già predisposto ed elaborato; anche la Gazzetta dell’Emilia ne diede notizia:
Abbiamo già fatto cenno di un elegante progetto dell’ing. Buriani per l’ampliamento dei locali della Borsa. Questo progetto, per l’occasione del quale sono già assicurati i mezzi necessari, è stato ben accolto dal Sindaco e dalla Giunta Comunale che speriamo se ne occuperà in modo definitivo. Nelle nuove costruzioni, oltre un caffè restaurant che avrebbe come adiacenze l’attuale Loggia degli agricoltori, vi sarebbero 48 uffici distribuiti intorno ad un’elegante e grandiosa sala con copertura in ferro e cristalli. In questi uffici troveranno comodo recapito commercianti ed agricoltori, mentre il pubblico avrà il grandissimo vantaggio di vedere trasferiti, entro la Borsa stessa, gli Uffici Postali per l’accettazione e distribuzione dei piccoli pacchi e l’ufficio telegrafico che, a tutt’oggi, con grave disturbo dei cittadini e forestieri, ha sede in locali incomodi.

Coll’attuazione del progetto di cui parliamo si otterrebbero due grandi vantaggi per il rinnovamento edilizio della nostra città, e cioè: il sorgere di un simpatico e comodo ritrovo commerciale e l’atterramento di quelle luride botteghe che deturpano il fianco principale del Palazzo comunale.

Il Consiglio Comunale di Bologna approvò il progetto, pur consapevole del gravoso onere che avrebbe comportato per le casse comunali, quindi i lavori procedettero a grandi ritmi e in ottobre sempre la Gazzetta dell’Emilia informa che i lavori per il nuovo grandioso locale destinato alla Borsa di Commercio procedono con maggior alacrità. Ora si sta collocando la tettoia in ferro fabbricata nell’officina Cottrau di Napoli che è veramente bellissima; tutto lascia ritenere che entro l’anno i lavori saranno terminati.

Il 18 gennaio 1884, a conferma della celerità dei lavori e del rispetto delle previsioni, affisso alle cantonate della città apparve il manifesto firmato dal Sindaco Gaetano Tacconi nel quale si leggeva l’apertura della Sala Borsa l’indomani.


Immagine nella pagina:
Bologna, Borsa di Commercio, cartolina 1926-33, Fondo Brighetti, Collezioni Fondazione CaRisBo

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Novembre 2012 (Numero 21)

Comune di BolognaCon il patrocinio del Comune di Bologna
17 luglio 1926: inaugurazione del nuovo edificio della Sala Borsa di Bologna
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