Per festeggiare i dieci anni, quest’anno il Gran Ballo dell’Unità d’Italia si veste di nuovo. La proposta da parte del Museo del Risorgimento di Bologna, ente promotore dell’evento, di voler realizzare il Ballo in orari notturni anziché in orari pomeridiani e spostarlo nella piazza antistante il giardino di Casa Carducci, invece che nel piazzale davanti il Museo, è stata ben accolta da noi della Società di Danza-Circolo Bolognese. Così sabato 27 maggio 2006 alle ore 21 in Piazza Carducci ottanta soci, in costume ottocentesco, danno vita al Gran Ballo dell’Unità d’Italia, X edizione.
Un appuntamento importante per la città, tant’è che, oltre al Settore Cultura del Comune di Bologna, anche il Quartiere Santo Stefano ne riconosce i meriti e ne valorizza il significato cittadino sostenendo l’iniziativa.
Quest’anno l’idea che accompagna l’intero Ballo viene suggerita da cinque Foulard patriottici restaurati che il Museo espone nella mostra dal titolo Sete di Patria. La Società di Danza realizza il Ballo le cui coreografie sono ispirate ai disegni, alle immagini e ai segni dei cinque Foulard, sempre nel rispetto della tradizione lasciata dai maestri di danza di società del XIX secolo e del sistema di danza adottato dalla nostra Associazione. Dunque cinque sono i Foulard e cinque i Quadri in cui è suddiviso il nostro Ballo.
Il primo Quadro, relativo al Foulard del 1846 che raffigura Pio IX con il testo del decreto dell’amnistia ai prigionieri politici, presenta un Valzer e una Contraddanza ispirati alla scrittura a raggiera del testo.
Il secondo Quadro, che celebra la guardia civica istituita a Bologna nel luglio del 1847, ci offre una Contraddanza in cui le coppie dei danzatori sono disposti lungo il perimetro dei tre quadrati concentrici e una Mazurka.
La Quadriglia con le sue cinque parti è la protagonista del terzo Quadro datato 1848, anno della prima guerra d’Indipendenza, che rappresenta l’idea dei crociati.