Il Gran Ballo dell'Unità d'Italia - X edizione

di Alessia Branchi

Segue un Valzer figurato in circolo che richiama il cerchio centrale su cui è scritto In hoc signo vinces.

Il quarto Quadro fa riferimento al Foulard del motto coniato Italia libera Dio lo vuole che risale alla primavera 1848. Una Contraddanza e una Mazurka ripropongono il quadrato e il cerchio, le due figure geometriche presenti.

L’abbraccio fra una donna, l’Italia, e un soldato francese che campeggia sul tricolore e che si riferisce all’alleanza fra i due paesi del 1859 è ispiratrice del quinto Quadro che conclude il ballo con una Polka libera e un Valzer corale.

Ogni Quadro termina con un Cotillon, un momento giocoso e festoso misto di scherzi e danze, molto in voga nelle Feste da Ballo dell’Ottocento quando la serata si avviava verso la conclusione. L’intero Ballo è incorniciato dalla Polonaise iniziale, in cui i danzatori dopo aver percorso il Giardino illuminato da fiaccole e candele entrano nella Piazza, e da un Galop finale. Polonaise e Galop ripropongono, volutamente, le figurazioni per sviluppare le figure dei cinque Foulard.

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Aprile-Settembre 2006 (Numero 4)

Gran Ballo dell'Unità d'Italia, Barbara Gadani, tecnica mista, 2006

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