Il nostro tricolore

molto più di una bandiera

di Otello Sangiorgi

Tricolore 4 (Miniatura 219x217 px)Dieci anni dopo (1859), gli Italiani ripresero le armi contro l’Austria per la propria indipendenza, ma questo secondo conflitto, a differenza di quello precedente, si caratterizzò fin dall’inizio come una guerra regia; sebbene ad essa partecipassero numerosi volontari provenienti dalle diverse parti d’Italia, questa volta essi erano ben inquadrati nell’esercito del Re di Sardegna Vittorio Emanuele II; e anche il tricolore si presentava ormai ben definito nella sua struttura: verde, bianco e rosso a strisce verticali di uguale misura, con al centro lo stemma sabaudo.

A dire il vero, il primo tricolore che sventolò dal Palazzo Pubblico di Bologna il 12 giugno 1859, all’indomani della partenza delle truppe austriache che sostenevano il traballante governo pontificio, era privo di stemma centrale. Analogamente, una bandiera tricolore utilizzata in quegli stessi giorni dagli studenti bolognesi recava al centro, aggiunto in maniera palesemente posticcia, l’emblema di Casa Savoia, che però risulta essere sbagliato sia nella forma dello scudo, sia nell’orientamento rispetto alle strisce.

Tuttavia, così come, non appena venne instaurato un governo provvisorio, si invocò subito la dittatura di Vittorio Emanuele II e si lavorò per l’annessione alla sua monarchia costituzionale, in modo che, come ebbe a scrivere Luigi Carlo Farini, da Piacenza alla Cattolica tutte le leggi, i regolamenti, i nomi ed anche gli spropositi diventassero piemontesi, così, nel giro di pochissimo tempo, anche le bandiere tricolori si uniformarono al tipo in uso già da tempo nel Regno di Sardegna.

Da allora, e per poco meno di un secolo (fino all’avvento della Repubblica nel 1946), il tricolore con al centro lo stemma di Casa Savoia bordato di azzurro (coronato per le bandiere militari) venne da tutti utilizzato, diffuso, celebrato come simbolo dell’Italia e degli Italiani.



Gli oggetti riprodotti sono tutti di proprietà del Museo civico del Risorgimento di Bologna.

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Maggio 2021 (n° 31)

M. Rignanese, L’imperatore, il sindaco e la guerriera, 2021

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