Anita Garibaldi

l’Heroina dos dois Mundos

di Mirtide Gavelli

Furono insieme nel Rio Grande dall’ottobre 1839 alla primavera del 1841. In questi mesi Anita fu marinaio, soldato, infermiera, addetta alla logistica…, pur mettendo al mondo il primo figlio, Menotti Domenico, nato il 16 settembre 1840. È lui il bimbo stretto in braccio alla madre che fugge a cavallo, classicissima raffigurazione di una reale situazione in cui Anita si venne a trovare: dover fuggire ai nemici con un bimbo di pochi giorni, senza alcun appoggio, sotto una pioggia battente e senza nulla da mangiare!

Poi, finalmente, seguirono alcuni anni di relativa quiete: Garibaldi chiese infatti congedo a Bento Gonçalves da Silva, e riparò a Montevideo, dove visse con la famiglia, sempre più numerosa, fino alla partenza per l’Italia avvenuta nel 1848. Dopo Menotti, nacquero Rosa (giugno 1843-23 dicembre 1845), Teresa, il 22 marzo 1845, e Ricciotti, il 24 febbraio 1847.

Museo Anita (Miniatura 219x114 px)

Le notizie dei grandi sommovimenti politici che si andavano preparando in Europa giungevano regolarmente agli esuli italiani rifugiati in Sudamerica. Le corrispondenze, inviate soprattutto dai fedeli mazziniani e dal loro articolatissimo sistema di comunicazioni, li tenevano aggiornati sugli accadimenti del vecchio continente. Garibaldi e i suoi uomini, raccolti da qualche anno nella Legione Italiana di Montevideo, cominciarono a pensare ad un ritorno in patria, la cui organizzazione non sarebbe però stata semplicissima. Per questo, Garibaldi decise di far partire la moglie ed i bimbi su una nave passeggeri già all’inizio di gennaio del 1848.

La nave giunse a Genova il 2 marzo 1848, dopo oltre 60 giorni di viaggio. Con grande sorpresa di Anita, ad attenderla sul porto della città ligure si erano raccolte circa 3.000 persone, che con bandiere tricolori, discorsi e musiche resero omaggio a lei, la moglie del comandante militare loro conterraneo che tutti attendevano con ansia. Dopo un brevissimo soggiorno a Genova, l’8 marzo Anita ed i bambini raggiunsero Nizza, dove li attendeva la madre del Generale, Rosa Garibaldi.


Immagine nella pagina:
Monumento ad Anita Garibaldi, Laguna, Brasile

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Maggio 2021 (n° 31)

M. Rignanese, L’imperatore, il sindaco e la guerriera, 2021

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