Ma è tra la seconda metà del Settecento e tutto l’Ottocento che il progresso scientifico, le scoperte e le invenzioni, in questo come in tantissimi altri campi, fecero il vero salto di qualità che le avvicinò decisamente alle conoscenze odierne. E quindi, dopo che Bernoulli nel 1738 pose le basi per la teoria cinetica dei gas, Franklin nel 1752 studiò l’elettricità dei fulmini, Clapeyron nel 1834 formulò l’equazione di stato dei gas, arriviamo al primo personaggio su cui ci vogliamo soffermare oggi.
Parliamo di Robert FitzRoy, britannico classe 1805. Famoso in realtà per essere stato il comandante del brigantino HMS Beagle nel suo secondo viaggio. Quello lungo tutta l’America del Sud, lo stretto di Magellano, la Patagonia, le isole Galapagos, per poi toccare nel viaggio di ritorno Nuova Zelanda, Australia, Sud Africa e Capo Verde. Considerando la difficoltà di una spedizione del genere, dopo che il comandante del primo viaggio era impazzito e si era suicidato, FitzRoy volle con sé qualcuno che lo aiutasse nella sopportazione delle responsabilità e gli facesse compagnia nei cinque lunghi anni di viaggio.
Non riuscendo a convincere nessun suo amico, alla fine si accontentò di un passeggero civile. Quello che aveva a bordo era il celebre naturalista ventiduenne che, grazie proprio a quel viaggio, rivoluzionò le teorie sull’evoluzione. Tale Charles Darwin. Anche se quel viaggio è giustamente passato alla storia per l’opera di Darwin, lo stesso FitzRoy tenne un accurato diario, pieno di minuziose osservazioni, che anni dopo gli torneranno utili per i suoi studi. Ancor di più, durante quel viaggio fece uso dello storm glass, un barometro di sua invenzione in grado già in qualche modo di prevedere il tempo in arrivo. Dopo essere stato eletto deputato e per un breve periodo governatore della Nuova Zelanda, divenne direttore del neonato Ufficio Meteorologico del Regno Unito (il primo al mondo). Il lavoro dell’ufficio sostanzialmente consisteva nella raccolta delle carte nautiche e delle annotazioni di venti e piogge. Ancora sola osservazione e raccolta dati.
Tra il 25 e il 26 ottobre 1859 una tempesta di colossali dimensioni, passata alla storia con il nome di Royal Charter Storm, fece naufragare nel mare d’Irlanda oltre 200 navi, con perdita di oltre 800 vite.
Immagini nella pagina:
Ritratto di FitzRoy
Storm glass di FitzRoy