L’Unità d’Italia non è un gioco!

di Alessia Branchi

Olanda, 1840 (Miniatura 219x291 px)Seguendo la spiegazione delle regole del gioco lasciate dall’autore, imbattendosi nei celebri italiani si va sempre avanti come nel gioco dell’oca, chi capita alla Santa Alleanza torna da capo pagando la posta, chi capita nel Cholera scappa subito indietro al posto di prima, capitando a Villafranca si sta tre giri senza giuocare per riaversi dallo stupore. Alla casella vincente, al numero 61, proprio a ricordare il 1861, troviamo Giuseppe Garibaldi e il re Vittorio Emanuele mentre salutano la bandiera con lo slogan L’Italia degli Italiani.

Un tavoliere in versione patriottica che rappresenta il percorso compiuto dagli Italiani. In realtà la formalizzazione della nascita del paese non c’era ancora stata, l’atto fu compiuto venti giorni dopo, ma tutti i fatti politici, sociali, culturali e ideologici erano già accaduti. La versione che mi interessa considerare è proprio questa del 1861. Come nei tavolieri precedenti il gioco offre l’occasione perfetta per socializzare e la semplicità della competizione sa sempre unire bambini e adulti. La vincita, infatti, come tutti i giochi dell’oca precedenti, è data solo dalla fortuna, il destino del giocatore è consegnato al semplice tiro dei dadi, che vanno a rappresentare quindi l’imprevedibilità.

Italia, 1760 (Miniatura 219x294 px)È questa imprevedibilità che in un certo senso mi ricorda quella casualità di certe azioni e movimenti popolari che diedero il via a quelle insurrezioni per cacciare lo straniero. Tuttavia, se dopo 160 anni osserviamo, con la mente di oggi, tutte queste casualità, non sembrano proprio così casuali, ma infilate dentro ad un percorso. Il percorso che oggi conosciamo come Risorgimento.

Tornando al nostro gioco: il punto di partenza e il punto di arrivo sono legati da una spirale che segue un andamento antiorario. Nella simbologia universale la spirale richiama il significato di continuità ciclica, di sviluppo, di espansione, ma fa riferimento anche al concetto di morte e di rinascita. La spirale è quindi quel percorso che sa mettere in relazione gli opposti tramite una sorta di rotazione senza fine.

Nel nostro tavoliere la spirale è formata da una sequenza di 61 caselle numerate in modo progressivo, disposte lungo un tragitto che si svolge dall’esterno verso l’interno. Il tragitto ci rimanda all’idea del viaggio, un viaggio che permette di incontrare i personaggi - i protagonisti appunto del Risorgimento Italiano -, che incontra ostacoli - cadendo nella casella della Santa Alleanza il giocatore torna da capo -, che offre premi - capitando in alcune caselle è possibile rilanciare i dadi -.


Immagini nella pagina:
T.J. Wijnhoven Hendriksen, Olanda, 1840
C. Bertinazzi, Italia, 1760

Pagina:
Precedente 1 | 2 | 3 | 4 | 5 Successiva

Maggio 2021 (n° 31)

M. Rignanese, L’imperatore, il sindaco e la guerriera, 2021

© 2005 - 2025 Jourdelo.it - Rivista storico culturale di 8cento

Registrazione Tribunale di Bologna n. 7549 del 13/05/2005 - Direttore Resp. Daniela Bottoni
🕑