Napoleone e l’Italia

di Augusto Battaglini

Nel 1796 Napoleone, giovane generale, nell’ambito della Guerra della Prima Coalizione dà il via alla prima Campagna d’Italia invadendo il Regno di Sardegna, alleatosi con Austria e Stato Pontificio contro la Francia. Il 18 giugno le truppe francesi entrano a Bologna (facente parte dello Stato della Chiesa) senza colpo ferire e due giorni dopo lo stesso Napoleone dichiara decaduto il governo pontificio.
Napoleone valica il Gran San Bernardo (Miniatura 219x258 px)Dopo aver sconfitto il Regno di Sardegna (Armistizio di Cherasco e successivo Trattato di Parigi) e aver riportato brillanti vittorie contro gli Austriaci, il conflitto si conclude con il Trattato di Campoformio. Col Trattato di Parigi il Regno di Sardegna cede Nizza e la Savoia alla Francia la quale, oltre ad occupare alcuni territori, ha libero passaggio nel Regno. Dal canto suo l’Austria riconosce la Repubblica Cisalpina come potenza indipendente. La neonata repubblica giacobina comprende: la ex Lombardia austriaca, il Bergamasco, il Bresciano, il Cremasco, la città-fortezza di Mantova, il Mantovano, Peschiera, parte del territorio dell’ex Repubblica di Venezia, il Modenese, il Principato di Massa e Carrara e le tre Legazioni di Bologna, Ferrara e della Romagna. Come contropartita l’Austria riceve i restanti territori della Repubblica di Venezia (tranne alcune isole ed alcuni territori in Albania, passati alla Francia), che cessa quindi di esistere dopo oltre seicento anni.

Al termine del conflitto, quindi, gran parte del Nord Italia è sotto la Francia o, comunque, sotto il suo controllo. Napoleone torna in Italia nel 1799, dopo la spedizione in Egitto, durante la quale Austria, Russia e Regno di Napoli, approfittando dell’assenza di gran parte dell’esercito francese e del pressoché totale annientamento della flotta transalpina nella battaglia della baia di Abukir ad opera dell’ammiraglio inglese Horatio Nelson, avevano spazzato via senza troppe difficoltà le repubbliche giacobine venutesi a costituire in Italia a seguito della vittoria francese contro la Prima Coalizione. Napoleone, grazie anche alla defezione della Russia, con la battaglia di Marengo del 14 giugno 1800 coglie una sfolgorante vittoria e sconfigge definitivamente l’esercito austriaco.

Il 9 febbraio 1801, con Napoleone divenuto Primo Console, l’Austria firma il Trattato di Lunéville, perdendo praticamente ogni influenza sull’Italia. Viene ricostituita la Repubblica Cisalpina, i cui territori arrivano ora fino all’Adige accorpando il Veronese ed il Polesine, Novara e le Legazioni. Il Piemonte diviene territorio francese. Il Regno di Napoli firma la pace a Firenze, il 28 marzo 1801, e cede alla Francia Roma, Piombino e l’Isola d’Elba, oltre a riconoscere l’occupazione dei porti di Otranto e Brindisi.


Immagine nella pagina:
J.L. David, Napoleone valica il Gran San Bernardo, versione del 1802

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Maggio 2021 (n° 31)

M. Rignanese, L’imperatore, il sindaco e la guerriera, 2021

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