Il 26 gennaio 1802 Napoleone dà il via ad una trasformazione assai importante, quanto poco curata dai libri di storia: dalla Repubblica Cisalpina nasce la Repubblica Italiana, della quale è Presidente. Sebbene la carta costituzionale sancisca al secondo articolo che la sovranità risiede nei cittadini, vi sono in realtà tre collegi elettorali basati sul censo: dei Possidenti, dei Dotti e dei Commercianti, con sede rispettivamente a Milano, Brescia e Bologna. Divenuto Napoleone Imperatore dei Francesi il 2 dicembre 1804, la Repubblica Italiana non ha più ragione d’esistere.
Dalle sue ceneri nasce il Regno d’Italia (detto anche Regno Italico), con Napoleone - ovviamente - Re. La cerimonia di incoronazione (o, meglio, di autoincoronazione) si tiene il 26 maggio 1805 nel Duomo di Milano, nel corso della quale Napoleone si cinge il capo con la Corona Ferrea dei sovrani longobardi pronunciando le famose parole: Dio me l’ha data, guai a chi la tocca! Con tale gesto l’imperatore dei Francesi diviene anche re degli Italiani, replicando, sebbene con meno sfarzo, la cerimonia tenutasi a Notre Dame. Eugenio de Beauharnais, figlio di prime di nozze di Giuseppina e adottato da Napoleone, viene nominato Viceré.
Il Regno Italico, il cui territorio iniziale è quello della Repubblica Italiana, oltre alle Marche (successivamente si ingrandirà con i territori ceduti dall’Austria), fu per Napoleone una sorta di laboratorio sperimentale, nel quale verificare l’esportabilità del modello imperiale francese. Dato che ogni stato filofrancese doveva contribuire agli sforzi militari dell’Impero, fornendo uomini e mezzi (e a tale regola il Regno Italico certamente non sfuggiva), una delle principali preoccupazioni di Napoleone fu l’esercito, dato che, per la recente introduzione della coscrizione obbligatoria (pochissimo amata dagli italiani, peraltro) si ponevano problemi di allineamento con quello francese, che in virtù delle numerose guerre sostenute a seguito della Rivoluzione poteva contare su un considerevole numero di veterani.
Immagini nella pagina:
Moneta da 20 Lire del 1813
Aquila di un reggimento del Regno Italico