Editoriale

di Daniela Bottoni

Esattamente 20 anni fa iniziava l’avventura editoriale di Jourdeló, espressione del valore che l’associazione 8cento APS (nel 2005 ancora Società di Danza-Circolo Bolognese) attribuisce da sempre alla storia e alla cultura, ben oltre la danza. Jourdeló nacque nel 2005 da un’idea di Gabriella Lupi, accolta con entusiasmo da numerosi soci. Mi piace ricordare le parole pronunciate da Alessia Branchi, Direttrice artistica di 8cento APS, ad un anno dalla prima uscita: Jourdeló è il salotto di scrittura dove i soci possono incontrarsi, un’altra occasione per comunicare utilizzando espressioni scritte piuttosto che espressioni del corpo.

Da allora Jourdeló è cresciuto nei contenuti, nella grafica, nella diffusione, ospitando contributi non solo di soci appassionati di ricerca e scrittura, ma anche di esperti del settore. Si avvale inoltre della preziosa consulenza della storica Mirtide Gavelli e del Museo civico del Risorgimento di Bologna. Una curiosità. Sapete come è nato il suo nome? L’Ottocento è l’epoca privilegiata dalla rivista, di cui negli anni ha approfondito molteplici aspetti e rivelato innumerevoli curiosità. Il nome doveva quindi evocarlo in qualche modo: Giornale dell’Ottocento, magari contratto in Giordeló? Il suono non convinceva. Ma perché non sostituire gior con jour? Ed ecco… Jourdeló!

Numeri Jpourdelò (Miniatura 219x69 px)

Vi siete persi i numeri passati? Nessun problema. Gli arretrati sono tutti disponibili online, insieme ad altri contributi inediti, sul sito www.jourdelo.it. Non solo. A partire dal numero 31 sono state realizzate anche le versioni audio degli articoli, un prodotto di cui siamo molto fieri.
Desidero davvero ringraziare di cuore tutti coloro che a vario titolo, ma sempre gratuitamente e con passione, mettono tempo e competenze a servizio della rivista.

Anche il numero di quest’anno propone una varietà di argomenti particolari e interessanti. Spazia nel tempo, dai primi dell’Ottocento fino ai nostri giorni, e nello spazio, da luoghi molto vicini a noi fino all’America Latina. Pur se declinato in modi diversi, ricorre però quel sentimento radicato, profondo, che pervade gli animi di tante protagoniste e tanti protagonisti dei nostri racconti: l’amor patrio. Un sentimento evocato con suggestione dal dipinto di Carlo Stragliati, Le Cinque Giornate di Milano, da cui abbiamo tratto un dettaglio per la nostra copertina.

Buona lettura e Buon Compleanno Jourdeló!

Maggio 2025 (n° 35)

C. Stragliati, Episodio delle Cinque giornate di Milano in piazza Sant'Alessandro, fine XIX sec. (particolare).

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