Napoleone Re d’Italia a Bologna

di Augusto Battaglini

Nel corso della giornata Napoleone si reca in visita all’Università e all’Istituto Nazionale, composto di sessanta membri che rappresentavano il meglio dell’ingegno, della cultura e dell’arte italiana di allora. Da tempo si era creato un braccio di ferro tra Melzi d’Eril, che voleva spostare l’Istituto a Milano e Aldini, che voleva ovviamente mantenerlo a Bologna. Come prevedibile, ridimensionato il ruolo di Melzi d’Eril dopo la proclamazione del Regno d’Italia, l’Istituto rimane a Bologna. Anzi, il Re fa sì che l’Università di Bologna venga parificata a quella di Pavia, che all’epoca godeva di maggiori privilegi. La redazione del relativo decreto, pubblicato il successivo 28 giugno, viene affidata - manco a dirlo - all’Aldini. Sempre il 28 viene pubblicato un decreto che riconosce Bologna, con la sola Milano, quale sede di zecca. Il debito d’acque gravante su Bologna, pari a ben 17 milioni di lire, viene reso nazionale.

Palazzo Caprara (Miniatura 219x154 px)Il Re inoltre dispone che la Montagnola venga trasformata in giardino pubblico, con alberi, piante e viali e che lungo le mura esterne si realizzino veri e propri boulevards, per potervi passeggiare.

Napoleone si reca quindi nel Palazzo Comunale, nella sala detta degli Anziani, per osservare una mostra di manifatture artigianali e industriali. Poi passa in rivista le file della Guardia Nazionale, schierata con cannoni e banda nella Piazza Maggiore.

Dopo il pranzo a Palazzo Caprara, alle cinque del pomeriggio il corteo reale, scortato dalla Guardia d’Onore, lascia Bologna dirigendosi verso Modena. I bolognesi presenziano in massa alla partenza di Napoleone e del suo seguito e alla sera, per consolazione, verrà data un’altra grandiosa festa al Teatro, in contemplazione di Sua Altezza Reale il Principe Eugenio, Viceré d’Italia.

Nel 1807 Napoleone acquisterà dall’indebitatissimo conte e gran scudiere Carlo Caprara il palazzo nel quale era stato ospite, donandolo successivamente alla neonata nipote Giuseppina, figlia del Viceré Eugenio, ma non farà mai più ritorno a Bologna.


Immagine nella pagina:
P. Panfili, Veduta del Palazzo Caprara a Bologna

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Maggio 2025 (n° 35)

C. Stragliati, Episodio delle Cinque giornate di Milano in piazza Sant'Alessandro, fine XIX sec. (particolare).

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